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Elogio della soffitta

Vi sarà capitato, forse una volta o magari ogni giorno, di passare davanti ad una casa, una villa, un palazzo che vi ammalia, vi affascina nel profondo, che vi attrae e incuriosisce ma che, chissà per quale motivo, non avete mai avuto l’opportunità di visitare e guardandolo non potete evitare di domandarvi

chissà come sarà al suo interno?

Ora immaginate di poter entrare, di avere una chiave che ne schiuda il portone ma che purtroppo potrà darvi accesso ad un’unica stanza, una sola.

A questo punto la domanda è :

  • Quale stanza desiderereste aprire? Quale luogo stuzzica maggiormente la vostra curiosità? Cosa vorreste davvero vedere?

Bisogna ponderare, riflettere, c’è solo una scelta .

I criteri sono tanti, i più svariati ed ognuno applicherà il proprio.

C’è chi sceglierà il salotto per la sua valenza conviviale e dunque oggetto di estrema cura negli arredi, chi la cucina magari spinti da velleità culinarie, altri opteranno per la camera da letto forse intrigati dal carpirene l’intimità dei padroni di casa, altri invece sceglieranno il bagno, che spesso riserva grandi sorprese e determina inequivocabilmente il livello della casa.

Dunque farete la vostra scelta, ma sono certo che in pochi se non pochissimi (anche perché sani di mente) scegliereste come me…la soffitta.

Si la soffitta, o chiaramente la cantina in caso questa mancasse.

Sorpresi?

Si, non proprio consueta come opzione ma fidatevi, ho i miei  buoni motivi.

Innanzi tutto, io adoro le soffitte, di ogni tipo, ma amo in particolare modo quelle vecchie, impolverate, antiche il più possibile e che contengano una storia, la loro storia e gli oggetti che ne hanno fatto parte, decaduti, a volte dimenticati e riposti in una sorta di letargo nell’attesa forse vana di un glorioso risveglio.

Vedete, questi oggetti sono per me come piccole macchine del tempo, delle finestre sul passato, della casa stessa e di chi la vive o l’ha abitata.

La soffitta è un vero è proprio portale di accesso a ciò che è stato, proprio questo va a far leva su un lato infantile quanto vivido della mia curiosità.

Entrarci è un po’ come una caccia al tesoro e l’Indiana Jones che è in me si esalta.Ciò che davvero mi entusiasma è che non sai mai cosa puoi trovarci, ci può essere davvero di tutto, gli oggetti più assurdi nei luoghi più inattesi.Si perché vi assicuro che in questi scrigni del tempo, tra ragni, ragnatele e forse topi, si possono nascondere piccole-grandi fortune.

È così, credetemi e non faccio riferimento unicamente a ville o abitazioni prestigiose (chiaramente in quel caso ti piace vincere facile) ma intendo tutte quelle case che abbiano un passato più o meno dimenticato, forse casa vostra o quella dei vostri nonni o genitori.

Sto parlando di memoria, di quando si perde, lasciando spazio alla scoperta !

E ce ne sono di tesori da scoprire, veri e propri, alcuni, rari, dal valore economico, altri, più probabili ma non meno importanti, dal valore affettivo.

Io lo so perché l’ho fatto e lo faccio ciclicamente, andare a rovistare nella soffitta dei miei nonni, quella di una casa umile, di stampo contadino, ma ricca di impressioni e di oggetti curiosi, inattesi i quali nel tempo hanno perso la loro funzione, il loro senso pratico ma che proprio per questo si sono elevati a memorie.

Ok, forse a voi di rovistare non interessa affatto e ciò è più che lecito ma mi permetto un ulteriore osservazione.

Se state arredando casa o siete in cerca di qualcosa, quell’oggetto, quel componente che arricchisca una stanza o un ambiente e gli doni carattere, prima di fiondarvi all’Ikea di turno, fidatevi di me, date un’occhiata in cantina, chissà che ciò che cercate non sia proprio là ad aspettarvi.

Di certo qualcosa ci sarà, forse non esattamente quanto sperato o magari qualcosa di meglio, un ricordo sopito in una vecchia poltroncina con la pelle ormai crepata o la memoria di una tazzina rimasta sola, impalpabile e delicata ma forte di significato.

Sarà qualcosa che vi parlerà ed emozionerà ma soprattutto, col tempo, parlerà di voi a chi vorrà conoscervi. 

Jo Frascali 

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