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Ikea trasforma i rifiuti di plastica in una cucina di ultima generazione

Ikea si afferma sempre più come avanguardista nei temi della praticità e dell’ecologia. Quest’anno ci ha sorpresi con una cucina fatta di plastica riciclata dalla durevolezza sorprendente.

Lei si chiama Kungsbacka e a dispetto della sua impronunciabilità è una cucina rivoluzionaria: prodotta da Ikea in collaborazione con lo studio di design Form Us With Love, tutte le ante sono prodotte interamente in una combinazione di bottiglie di plastica riciclata e legno di recupero.

Per ogni unità di 40 x 80 cm sono state usate ben 25 bottiglie di plastica e questo prova come il riciclo, anche  su scala industriale, è possibile e permette di ottenere prodotti di alta funzionalità e durevolezza.

L’estetica con cui si presenta Kungsbacka è fatta di superfici matte in un elegante grigio antracite e da unità dai distintivi angoli smussati:

La smussatura è stata una scelta emotiva. È una forma ingegnosamente generosa che fa uso di un processo industriale per aggiungere un “extra”, che rompe la rigidità e la piattezza tipiche dei profili delle cucine.

John Löfgren, Direttore Creativo di Form Us With love

Ebbene osserviamo questa prodigiosa cucina!

Il colore e la struttura della superficie rendono questa cucina praticamente senza tempo, capace di adattarsi ad ogni trend.

Sarà semplice adattarla ad ogni stile con il supporto di colori e accessori in linea con i gusti di chi la abita! Eccone un altro esempio:

Basta un po’ di fantasia e il giusto match e una Kunsbacka diventerà la vostra Kumbacka.

Oltre all’estetica, ciò che dovrebbe portare alla scelta di una cucina come questa, è la consapevolezza che facendola si contribuirà e si sosterrà un cambiamento positivo nei confronti dell’utilizzo di materiale di scarto e riciclato anche nell’industria di massa.

Tralasciando l’innegabile eleganza e rifinitura, oltre alla garanzia di durevolezza di addirittura 25 anni, questa cucina è la prova di un cambiamento di cui Ikea diventa portavoce: un’attenzione e un’etica sempre più vicina al pianeta è possibile anche nella produzione su larga scala.

 

 

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