
Oggi in redazione abbiamo con noi Jo Frascali, il product designer che ha collaborato alla progettazione e realizzazione della cucina di cui abbiamo parlato qualche articolo fa, presentata da Vibo in occasione dell’ultimo SICAM.
Jo è un designer eclettico che trae ispirazione da tutto ciò che lo circonda. Le sue visioni sono poi declinate e adattate al tipo di oggetto che si appresta a progettare.
Un vero e proprio esempio di come il design italiano riesce a essere flessibile e sempre di altissima qualità. Noi lo abbiamo voluto conoscere meglio e pensiamo che il suo percorso possa essere di grande ispirazione per chi si affaccia al mondo del product design.
Senza ulteriori indugi ecco la nostra intervista:
- DK: Abbiamo appurato che sei un tipo eclettico, di che cosa ti occupi esattamente?
- JO FRASCALI: Sono un product designer, art director e collezionista.
Mi occupo di Design sotto molteplici aspetti. Amo spaziare dall’Interior al Product Design traslando i concetti dall’uno all’altro . È così che progettando un anello di alta gioielleria riesco a focalizzare un dettaglio che vado poi a declinare in un oggetto d’arredo o in un ambiente.
- DK: Quale tipo di studi hai effettuato per diventare Designer?
- JO FRASCALI: Mi sono formato a Milano all’Istituto Europeo di Design con indirizzo Industrial Design. Percorso che mi ha permesso di apprendere i rudimenti del processo progettuale, basilari per poter intraprendere qualsiasi tipo di percorso creativo, che si tratti di ideare un oggetto o uno spazio. La differenza la fanno passione e curiosità, che non si imparano nelle aulee universitarie. Milano è certamente il luogo giusto per innamorarsi di questo mestiere.
- DK: Il tuo progetto a Sicam per Vibo ci ha molto colpito, com’é nato ?
- JO FRASCALI: Con Francesco Bonin, CEO di Vibo c’è un rapporto di grande sintonia e stima.
Questo mi permette di esprimermi con grande libertà, spingendomi nell’innovazione estrema. L’azienda punta forte sulla ricerca con l’obbiettivo di precorrere i tempi e lo stand ne deve essere nitida espressione.
Ho immaginato un ambiente accogliente ed ospitale ma che allo stesso tempo esprimesse un mix di tecnica ed eleganza. La progettazione è stata totale, dallo spazio agli arredi, utilizzando materiali inediti in questo settore e dando grande rilievo al verde, in tutta la scala cromatica dell’autunno a decorare un’architettura simmetrica e lineare, ispirata al maestro Gio Ponti. Il risultato è stato entusiasmante e questo ripaga ogni sacrificio.
- DK: Cosa ne pensi dell’ambiente della cucina?
- JO FRASCALI: La cucina rappresenta da sempre il cuore pulsante del focolare domestico. Ancor di più oggi che gli ambienti abitativi tendono a confluire gli uni negli altri con apertura e contiguità . Salotto, cucina e sala da pranzo sono spesso e volentieri un unico grande ambiente in cui trascorriamo buona parte della nostra quotidianità.
- DK: Com’è fatta la tua cucina ideale? E la tua attuale cucina? com’è e come la vivi? Raccontaci.
- JO FRASCALI: Premetto di non essere un granché ai fornelli o meglio,sono più o meno una frana, quindi il mio approccio alla cucina è molto improntato sull’estetica. Non a caso quella di casa mia é una cucina industriale in acciaio, intervallata da componenti in noce americano e pensili vintage di varie epoche e stili su pareti rivestite con piastrelle bianche diamantate dal richiamo decó. Un ambiente che trova un punto di equilibrio tra passato e presente, tra il freddo asettico del metallo ed il caldo vissuto dei legni. Una cucina che non posso definire estremamente funzionale ma che soddisfa a pieno il mio occhio.
- DK: Hai dei consigli da confidarci da dare a chi sta per acquistare la cucina?
- JO FRASCALI: Credo che una buona domanda da porsi quando si acquista una cucina sia ” come invecchierà? “, oppure “ mi piacerà ancora tra dieci anni?“.
Ci sono materiali e colori che soffrono particolarmente il trascorrere del tempo, in quanto espressione di un gusto passeggero, mentre altri subiscono l’effetto opposto ossia invecchiando mantengono il loro allure o addirittura ne acquistano. Materiali naturali come legni e pietre, nelle loro cromie peculiari, se di qualità e all’interno di un design equilibrato, hanno questo dono: migliorano con gli anni .
- DK: Quali sono, secondo te, le caratteristiche vincenti di una cucina proiettata nel futuro?
- JO FRASCALI: La cucina del futuro dovrá essere sempre più interconnessa agli altri ambienti della casa, acquisendo funzioni e caratteristiche del living, fondendosi con esso, divenendo ancor più centrale nella nostra quotidianità.
- DK: Tornando al tuo lavoro, di cui noi siamo tanto curiosi, come affronti il processo creativo: sei una persona che idea, progetta e crea “di getto” o fai le tue scelte con calma zen e minuzia?
- JO FRASCALI: Principalmente osservo, archivio e traslo. Rifletto su una serie di interconnessioni visive e concettuali finché non identifico il giusto concept che si concretizza nella mia mente. Quando inizio a progettare ho già l’immagine definita in testa. Devo solo trasporla su disegno e mettere a punto alcuni piccoli particolari. Tendenzialmente la prima idea é quella giusta.
- DK: Quali sono le tue fonti d’ispirazione?
- JO FRASCALI: Sono un appassionato di storia del design e dell’architettura, nelle varie epoche trovo una fonte inesauribile di ispirazione. Senza tralasciare la natura che in essa contiene ogni forma possibile .
- DK: Da cosa è stimolata maggiormente la tua creatività?
- JO FRASCALI: Gli input visivi sono un costante sollecito . Osservando mi capita spesso di identificare forme o colori che colpiscono la mia immaginazione e questo attiva il processo creativo.
- DK: Infine, hai dei consigli da dare a chi come te, sente di poter dare il suo contributo in diversi ambiti, ma gli manca un po’ di motivazione?
- JO FRASCALI: La motivazione è legata all’amore per questo mestiere. Le difficoltà sono tante ma se capisci che creare e progettare sono le uniche cose che vuoi fare davvero, allora di certo troverai un modo.
- DK: Grazie mille Jo per aver condiviso con noi le tue esperienze e i tuoi punti di vista, a presto e buon lavoro!
- JO FRASCALI: Di nulla, grazie a voi!