È molto più di quello che il titolo dice, Groundfridge è infatti il ritorno alle cellette interrate che sfruttano l’energia della terra per mantenere i cibi freschi. Sarà una rivoluzione?

Pensate a cosa significherebbe poter curare il proprio orticello, consumare i propri ortaggi e perché no, conservarli in un frigo totalmente ecologico posto proprio sotto il vostro giardino!

Proprio così, Floris Schoonderbeek ha pensato benissimo di riprendere un trucco usato dai nostri avi e di riproporlo nel 2017, il momento giusto in cui le persone tendono sempre più a ricongiungersi alla natura e al suo rispetto.

 

Groundfridge è una cella di refrigerazione auotonoma: una versione innovativa della tradizionale cantina, pensata per aziende e privati che guardano alla sostenibilità, che si occupano del loro orto personale e che hanno fatto dell’autoproduzione uno stile di vita.

 

 

 

  • COME FUNZIONA?

Groundfridge sfrutta la capacità naturale di isolamento termico del terreno e due eliche per far circolare l’aria e incamerare quella fredda della notte. Questa tecnica consente di mantenere costante la temperatura all’interno del frigorifero per tutto l’anno. Una temperatura perfetta per conservare frutta, ortaggi, vino e formaggi.

 

Basta dunque avere uno piccolo terreno in cui poter scavare in fondo abbastanza per interrare questa piccola camera sferica, quello che si vedrà all’esterno sarà semplicemente un piccolo rigonfiamento da cui si vedrà la porticina d’ingresso.

 

 

  • COME SI PRESENTA?

L’effetto estetico è così suggestivo da far pensare a un piccolo rifugio per elfi o per gnomi :)

L’interno si presenta invece come una dispensa sferica a scaffali, la capienza è di 3000 litri quindi potreste conservarci fino a 500 chili di cibo!
Giusto per farvi capire la portata di questa idea, la capienza è pari a 5 normali frigoriferi ed è ottimo per conservare circa 350 pasti.

Sembra quasi l’inizio di una rivoluzione, l’idea potrebbe diramarsi in tutta Europa e i costi potrebbero essere sostenuti anche da più famiglie data l’alta capacità di capienza.
A proposito di costi, infatti, per ora è  un prodotto un po’ caro, costa circa 7500 €, ma appunto sarebbe ottimo se questo costo fosse suddiviso in più nuclei familiari che magari condividono anche il terreno.

Tralasciando il discorso del mero costo in termini monetari, questo prodotto rappresenta invece un’infinito risparmio in termini di inquinamento e spreco di energie.

Noi pensiamo che idee di questo genere debbano essere sostenute e promosse, muoversi in questo senso è sempre una buona idea per consegnare ai posteri un mondo equilibrato e vivibile.

 

 

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