Il nostro tour per le cucine del mondo continua con un appuntamento esotico, che ci porta oltreoceano in uno dei posti più affascinanti e sognati del mondo: L’Australia.
La casa australiana ha visto tanti cambiamenti nel corso della sua storia, e di questi cambiamenti è stata protagonista anche la cucina. Noi italiani siamo abituati ad avere stili puri, con leggerissime commistioni con altre tendenze pressochè coese. Invece nella terra dei canguri, i diversi stili architettonici sono accostati e mescolati tra loro rimandando all’osservatore un effetto davvero inconsistente e tipico. Scopriamone insieme la particolarità.
GLI ANNI ’50 E IL: “ABBINA TUTTO ALLA TUA CARTA DA PARATI, ANCHE I VESTITI”
Sebbene la cucina fosse posta solitamente nella parte retrostante della casa, nel periodo post seconda guerra mondiale è diventata una parte centrale della casa.
Lo standard prevedeva una forma a “U” ed era tra quelle pareti che le casalinghe passavano la maggior parte del loro tempo. Dall’ultima super tecnologica planetaria al frigorifero bombato più di tendenza, la cucina australiana doveva essere accessoriata con le ultime novità in fatto di elettrodomestici! Il tutto, ovviamente, su uno sfondo di tenui colori pastello e decori floreali.
GLI ANNI ’60 E IL “SE NON TI ACCECA, TI IPNOTIZZA”
Gli anni ’60 rappresentano l’era dei colori eccentrici e forse anche troppo stravaganti. Immaginate una palette colori per la casa in verde lime o arancio acceso, ecco, adesso aggiungete una boiserie e un luminosissimo pavimento in linoleum: ecco, ora siete liberi di sentirvi sotto effetto di acidi. In questi anni in cucina si fanno spazio anche fiori psichedelici che portano un po’ di allegria nella postazione di cottura.
Il teflon impera tra il pentolame: questo materiale tecnologico di nuovissima concezione, ha reso la preparazione e il lavaggio delle stoviglie molto più efficiente (sarebbe anche ora di premiare il buon uomo che ha fatto sì che non passassimo le nostre ore a strofinare e strofinare le nostre pentole).
GLI ANNI ’70 E “FATE L’AMORE, NON LE CROSTATE”
Addentrandoci nell’era Groovy, la cucina si tinge di colori più spenti e sicuramente più sobri. Quelli più frequenti sono il marrone, il dorato e il verde avocado.
Gli anni ‘70 sono gli anni del microonde, che diventa un must per le casalinghe che adesso potranno prendersi una pausa dalle temperature tropicali causate dai forni. In più, il microonde apre le porte al mondo dei pasti surgelati: le donne finalmente avranno del tempo da trascorrere in stanze che non siano la cucina, come la camera da letto per esempio.
GLI ANNI ’80 E “IO SONO IO E TU…”
Negli anni ‘80 le aziende di elettrodomestici iniziano ad attaccare sui loro prodotti le etichette di classificazione energetica e i costruttori iniziano a proporre materiali più resistenti al calore come il legno e il granito.
Le cucine si vestono dei pattern floreali di Laura Ashley abbinati con le credenze in pino.
Sono gli anni in cui gli chef diventano celebrità e in cui in cucina si sente aria di competizione. Anche per gli “Aussie”, gli australiani in slang, i dinner party diventano momenti glamour e opportunità di affermare il proprio status quindi le cucine si equipaggiano di nuovi e sbrilluccicanti utensili come lo shaker per i cocktail e lo scavino per il melone da sfoggiare davanti agli ospiti.
GLI ANNI ’90 E “PIÚ GRANDE È MEGLIO”
La dimensioni della casa sono cresciute esponenzialmente, di riflesso anche le cucine!
Il design delle cucine diventa molto più in linea con il resto della casa e la maggior parte delle pubblicità di nuove costruzioni non può far a meno di recitare: “cucina a vista con sala da pranzo”. Arrivano anche i primi frigoriferi in acciaio inossidabile donando un tocco di lucentezza in più alla cucina.
La pesantezza dell’onnipresente quercia rimane un residuo della sbronza degli anni ‘80 (grazie a Dio), prendono il suo posto dei toni molto più neutri con sempre meno fronzoli e sfoggio.
GLI ANNI 2000 E “TSK! BASTIANICH È UN NOVELLINO…”
Programmi come Masterchef e My kitchen rules hanno visto trasformare cucine imbarazzanti in cucine per chef professionisti. Accessoriate con i più nuovi elettrodomestici top-level e super tecnologici come il forno a vapore, top in pietra igienica e persino il paraspruzzi touchscreen!
OGGI E IL “RITORNO AGLI ALBORI (MA POSSIAMO TENERE LE COMODITÀ?)”
La cucina australiana del 2016 rimane il cuore della casa. L’isola è un must e fa sì che chi cucina non rimanga alienato dal resto della famiglia mentre viene preparata la cena. Il tema Indoor-outdoor è molto sentito
Le cucine diventano, insieme alla sala da pranzo e al salone, parte di un open space che continua stilisticamente all’esterno, nella zona intrattenimento.
Le parole chiave diventano apertura e semplicità.
l’estetica è fatta di colori molto chiari e luminosi: il bianco e il bianco sporco si trovano su molte superfici e le dispense e i pensili si spogliano degli sportelli per mostrarsi completamente. Infine si fa posto un utilizzo massiccio di materiali naturali e grezzi.
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