Una cucina che rinasce, proprio come in brutto anatroccolo, e si svela in ogni suo dettaglio. Siamo in Australia in una cucina dallo stile europeo.
L’azienda di architettura d’interni australiana Minoza ha davvero superato se stessa in un progetto di ristrutturazione di un appartamento a Sidney.
I proprietari hanno esplicitamente espresso il desiderio di uno spazio dalle atmosfere parigine e una cucina che fosse il più possibile mimetizzata.
IL RISULTATO È STATO STUPEFACENTE
L’incredibile potenza estetica del total white si sprigiona grazie anche al bellissimo contrasto con il pavimento in legno scuro.
E proprio l’intricata boiserie che ricopre tutta la parete che nasconde piano cottura e unità di conservazione e la decorazione a lisca di pesce del pavimento che prevede due tipi di rifinitura per un effetto moderno, a rappresentare gli elementi dallo stile parigino richiesti.
Ogni superficie è stata pensata e progettata per essere continua, sono state eliminate le maniglie e manopole in favore di tecnologie di automatizzazione. È il caso della chiusura e apertura elettrica di forno e frigorifero che ha permesso di fare a meno dei maniglioni e un piano cottura a induzione altamente tecnologico che ha permesso, invece, di presentare la cucina come una superficie unica e continua.
Ecco infatti che quando le ante che, come un puzzle si abbiano al resto della parete, si aprono per rivelare l’area di preparazione dei cibi, si continua con stupore a godere delle ottime finiture.
Marmo di Calcutta che risplende grazie a una illuminotecnica che esalta l’uso sia della luce naturale che artificiale grazie a barre a LED che si accendono non appena la cucina si svela.
LA LUCE
Protagonista di questa cucina dall’eleganza senza tempo è anche la luce, sia naturale che artificiale proveniente dal lampadario Caboche di Patricia Urquiola.
Tante decorazioni che non stancano perché trasparenti o tono su tono e, anzi, vengono definiti in tutta la loro bellezza dal gioco di chiari e scuri fatti dalla luce.
LA PENISOLA
La penisola infine riprende la ricercatezza data dal marmo di Calcutta in combinazione con un piano in legno che conversa invece con il pavimento. La richiesta di discrezione, viene esaudita anche qui, grazie a un miscelatore bianco che si fonde con il bianco intorno e l’assenza di maniglie anche nei cassettoni bianchi.
Fonti:
Studio Mimosa, Woollahra Residence, 2015.
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