È tra gli stili più amati degli ultimi tempi, attrae per la delicatezza dei colori e noi ve lo raccontiamo attraverso una guida definitiva che lo descrive ma che vi ispirerà allo stesso tempo.

 

DEFINIZIONE E STORIA

Shabby chic è uno stile di arredamento nato in Gran Bretagna ed evoca le decorazioni delle tipiche case di campagna caratterizzate da:

  • Tessili chintz ( conosciutissimo ricamo floreale colorato) usati per ricoprire tante superfici come divani e tende
  • Vecchi quadri
  • Un buon gusto piuttosto alla buona

L’idea era quella di raggiungere un tutto sommato elegante effetto POP-VITTORIANO.

Nel tempo lo Shabby chic è diventato uno stile che unisce molte tendenze:

  • Lo stile svedese del XVIII sec
  • Lo stile francese Chateau
  • Lo stile americano Shakers

Accomunati tutti da un’unica linea estetica vintage e rustica, con colori tenui e con un profondo senso del riutilizzo di mobili antichi.

La definizione stessa del termine shabby indica infatti la caratteristica patina di tempo che investe i mobili in questo stile, stratificazioni di vernici o effetti artificiali sono tutti accorgimenti volti a enfatizzarne l’usura.

Il termine fu coniato negli anni ’80 dalla rivista ” The World of interiors” ma lo stile impazzò già negli anni ’90 nella West coast americana divenendo il simbolo di una ondata di eclettismo decorativo che mischiava anche influenze di stile mediterraneo come quello provenzale, toscano e greco.

GLI ELEMENTI PRINCIPALI

Colori

La palette colori dello shabby chic prevede una base di bianco/panna accostata a colori neutri in tutte le loro sfumature come il beige, il grigio o il giallo pastello; oppure accostata a un colore più vivido come il rosa, il verde menta.

Mobili

Le parole chiave dello stile shabby sono riutilizzo e recupero.

Tutti i mobili (o quasi) saranno dunque ottimi i mobili della nonna, opportunamente liberati dalla patina lucida che li rende ormai kitsch e trasformati grazie all’utilizzo di vernici apposite che li trasformeranno in meravigliosi mobili vintage dall’aspetto usurato.

I mobili più adatti sono quelli molto lavorati, con bugne, fregi e intarsi le cui linee spezzeranno la “monotonia” del colore con cui verranno dipinti.

La scelta dei tessuti cadrà poi sul candido bianco del cotone o sulle trame intricate della canapa e del lino i cui colori seguiranno rigorosamente le tonalità di colore scelto.

Accessori

Gli accessori più comuni sono senza dubbio

le porcellane total white o al massimo dai decori floreali

Le tendine in tessuto grezzo utilizzate al posto o in alternanza alle ante

Su tavola, console, davanzali e ripiani non possono mancare candele, antiche caraffe trasformate in vasi, tazzine trasformate in candele o in vasetti

Lampadari industrial o in vimini, quantità infinite di barattoli in vetro etichettati rigorosamente a mano e  pattern a pois o con cuori.

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